Sedentarietà: una vera e propria malattia da “curare”
Qual è il tuo livello di attività fisica? Ti definiresti, una persona attiva o sedentaria?
Ti muovi con piacere, fai le scale senza pensarci, cammini volentieri?
oppure fai di tutto per parcheggiare ad un metro dal bar, dai buca a tutte le attività in cui è prevista una camminata e non ti schiodi dal divano?
La sedentarietà, non è solo un’abitudine fine a se stessa a cui non dare peso, è una vera e propria malattia, che dà il via anche ad una serie di altre patologie che affliggono l’umanità al giorno d’oggi.
La sedentarietà è infatti la 4° causa di morte al mondo, l’OMS ( l’organizzazione mondiale della sanità) stima che circa il 69% della popolazione mondiale è sedentaria e ogni anno si registrano circa a 3,2 milioni di morti a causa della sedentarietà.
Essere sedentari è una delle scelte peggiori che possiamo fare per la nostra salute perché non solo è correlata con l’aumento eccessivo del nostro peso e della quantità di grasso, che pare ovvio a tutti, ma è anche un fattore di rischio per morti premature e tantissime patologie croniche , prime fra tutte le malattie cardiovascolari (ictus, infarto, ipertensione) che rappresentano guarda caso la prima causa di morte nel mondo in un anno.
La sedentarietà è poi correlata con il diabete, con i tumori, soprattutto quelli alla mammella e al colon, ma non di meno, si è visto che favorisce l’insorgenza di malattie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson. Quando si è sedentari aumento poi anche il rischio di soffrire di artrosi, osteoporosi e andare incontro a regressione motoria generale, quindi perdita di muscoli, perdita di equilibrio, perdita di mobilità, elasticità e questo a sua volta porta all’aumento del rischio di infortuni, ristagno di liquidi, edema linfatico e rallentamento del metabolismo.
Credo che questo quadro sia già abbastanza preoccupante e ci spinga immediatamente a riflettere ed a iniziare a modificare le nostre abitudini.
Se poi andiamo nello specifico, si è visto che in Italia la sedentarietà causa circa 90 mila morti all’anno e si stima che più del 40% di italiani sono sedentari, ma un altro 20% non pratica abbastanza attività fisica (e di queste il 30% è in sovrappeso e il 10% è obeso).
Poi a complicare le cose si è aggiunto il Covid.
Il Covid, la pandemia e le misure di quarantena adottate non hanno fatto altro che aumentare questi numeri e rendere le persone inattive ancor più sedentarie, peccato che il rischio di sviluppare un quadro clinico serio associato al COVID-19 è più alto del 104% nelle persone poco attive e che camminano lentamente, più alto del 97% nelle persone obese e invece diminuisce del 18% in persone con un elevato valore di capacità polmonare e respiratoria, quindi persone che si tengono in movimento.
E nei giovani?
Ancora più preoccupante è il numero di giovani e ragazzi che non praticano attività fisica, è stato stimano che la percentuale di ragazzi tra gli 11 e i 17 anni che non praticano attività fisica o non ne praticano a sufficienza, nel mondo arriva fino all’80% e in Italia all’88,6% e le percentuali sono peggiori se si considerano solo le ragazze.
Qual è il vero problema?
Che molto spesso le persone non sanno nemmeno di essere sedentarie, associano l’attività fisica solo ad una questione di bellezza estetica, voglia di far fatica o desiderio di essere toniche, dimenticandosi la fetta più importante dei benefici di un sano movimento quotidiano per la propria salute. Altrettante persone sanno di essere sedentarie ma non riescono ad adottare comportamenti volti al miglioramento del proprio stile di vita perchè lo considerano un’abitudine troppo dispendiosa e insormontabile.
Per rendervi più consapevoli dei “danni” della sedentarietà, ma soprattutto per darvi strumenti per superarla ho deciso di creare una serie di articoli legati alla sedentarietà, nelle prossime settimane vi parlerò di altri aspetti legati a questa “malattia” troppo spesso sottovalutata.